Alice Currado
@Alice
LA MIA STORIA
Il giorno in cui sono nata 31 anni fa. Ho la sindrome di Asperger e nessuno si è degnato di farmelo scoprire. Sono andata a prendermi la diagnosi solo nel 2013, stanca di sentirmi diversa, stanca di sentirmi vuota. E se i calcoli non mentono vuol dire che sono venuta al mondo 6 anni fa. Perché se “vita” è un sostantivo di “forza attiva” i 25 anni prima non andrebbero considerati tali.
COME MI SONO RICOMINCIATA
Credo ci voglia una miscela combustibile per ricominciarsi, la mia è stata la stanchezza del non fare e la voglia di liberare la mia curiosità. La convivenza tra necessità di scoperta e mente neurodiversa è stata (ed è tutt’ora) una scalata quotidiana in un mondo dalle tendenze neurotipiche e socievoli, ma la staticità non era (e non è) più una soluzione. Così ho innescato la combustione. Primo passo: la telefonata. Una delle cose che più mi terrorizzava, per contattare uno psichiatra. A quel giorno ne sono seguiti altri con la diagnosi, le sedute, i pianti, la depressione e il corpo a corpo con l’onda anomala di limiti (nel guidare, uscire di casa da sola, parlare con sconosciuti…) Il giorno di quella telefonata è stato il giorno del coraggio e della mia seconda vera nascita, perché non ho alcunissima intenzione di arrivare all’ultimo giorno della mia vita avendo guardato quella altrui scorrere dalla finestra di casa.