Alessia Concu
@alessiaconcu
LA MIA STORIA
Vita ordinaria: fidanzata dall’età di 19 anni, studentessa e figlia modello. Ciò che tutti vorrebbero per se stessi e per chi ci sta accanto. Ma niente è come sembra. Dovevo essere la fidanzata giusta, la figlia perfetta, la studentessa modello. Sempre perfetta per gli altri, mai per me! So che può sembrare spaventoso visto da fuori, ma per capire come si può cadere in una simile situazione mi rifaccio sempre all’esempio della rana che bolle: immaginate una rana che viene messa in un pentolino di acqua fredda che piano piano si scalda, ti abitui gradualmente a tutto e quando l’acqua ormai bolle hai solo due opzioni, o ti accorgi in tempo che l’acqua è troppo calda, raccogli tutte le tue forze e salti fuori anche se non sai cosa ti aspetti lì fuori, o aspetti sperando che la situazione migliori e nel frattempo l’acqua sempre più calda ti fa terminare tutte le tue forze e non riesci più a saltare fuori. Ecco, per me è stato necessario uno shock, per farmi saltare fuori da quest’acqua sempre più calda: è stato l’infarto di mio padre, è stato vederlo star male in un letto d’ospedale e credere che da un momento all’altro mi avrebbero chiamato per dirmi che era morto, è stato pensare che se fosse accaduto io mi sarei dovuta prendere cura di tutti, è stato svegliarmi in preda all’ansia ogni mattina, pensando di dover continuare, nonostante il mio malessere, ad essere sempre perfetta. Ma, devo ringraziare tutto ciò, perché in quel momento sono rinata!
COME MI SONO RICOMINCIATA
Inizio un percorso con una psicologa, parlo e piango tanto, mi ritaglio spazi per me stessa e guardo la mia vita da un’altra prospettiva, come se riuscissi a vedermi dall’esterno, e non mi riconosco più, solo in un’unica cosa mi riconosco ancora, nel mio lavoro, nella scelta consapevole di seguire ciò che volevo fare contro tutto e tutti: avevo scelto di essere un’ostetrica libero professionista in Sardegna. E da lì sono ripartita, mi sono presa una “pausa” dalla relazione, ho cercato di staccarmi dalla macchina del controllo genitoriale e dei sensi di colpa, è stato un percorso lungo, sono caduta molto in basso, ma ora sono qui a raccontarlo, e non credevo potesse mai accadere! La mia relazione é terminata del tutto, sono rimasta single per 2 anni, mi sono goduta i lati positivi e negativi dell’essere single, ho imparato a bastarmi da sola, ed ora ho trovato una persona che mi fa stare bene, sarà quello giusto? Chi lo sa! Il rapporto con i miei genitori è ancora in piedi, siamo ancora in fase di rodaggio; la mia vita sociale l’ho ricostruita mattone dopo mattone, ho chiesto scusa a tante persone, e chi davvero mi vuole bene è di nuovo al mio fianco; il mio lavoro va a gonfie vele, Luna di Donna ormai è una realtà in Sardegna! Mi posso ritenere arrivata? No! Ho tanta strada ancora da percorrere, ancora tanti limiti e tante paure da affrontare, ma di una cosa sono sicura: che piaccia oppure no non cambierò per gli altri, ma solo per me stessa!